Gli agenti della polizia di Stato di Palermo hanno fatto luce su un giro di tangenti che ha portato al coinvolgimento di tre funzionari pubblici. Le ipotesi di reato contestate sono di concussione e di induzione indebita a dare o promettere utilità. Due degli indagati avrebbero percepito da un noto imprenditore agrigentino, Massimo Campione, titolare di una società di costruzioni, diverse mazzette per evitare «intoppi» allo svolgimento dei lavori relativi ad un appalto di 26 milioni di euro bandito dal Corpo Forestale della Regione Siciliana. Si tratta di Salvatore Marranca e Giuseppe Quattrocchi. Campione, fermato recentemente e trovato con un libro mastro delle mazzette, starebbe collaborando con gli investigatori. Agli arresti domiciliari, in relazione ad un altro progetto imprenditoriale, è finito il presidente di Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, Dario Lo Bosco, nonchè presidente dell'Ast, Azienda Siciliana Trasporti ed ex commissario straordinario della Camera di Commercio di Catania. Gli altri due indagati, anche loro finiti ai domiciliari, sono entrambi funzionari del Corpo Forestale della Regione. Nel servizio, il procuratore aggiunto, Nino Petralia e il questore di Palermo Guido Longo
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