GELA. Esplode la rabbia dei lavoratori dell’indotto. Ancora una protesta questa mattina davanti i cancelli della Raffineria. Ad incrociare le braccia, edili e metalmeccanici che hanno inscenato l’ennesimo sit – in. Temono per il loro futuro, perché il piano industriale dell’Eni, non garantirebbe gli attuali assetti produttivi ed occupazionali. Il servizio di Donata Calabrese
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