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Terrorismo, fermata ricercatrice libica a Palermo

Una ricercatrice libica dell'Università di Palermo è stata fermata domenica scorsa dai poliziotti della sezione antiterrorismo della Digos. È accusata di istigazione ad atti di terrorismo. Farebbe proganda alla Jihad.
Lei Si chiama Khadgia Shabbi, ha 45 anni e vive a Palermo dal 2012. Il gip Fernando Sestito ha tuttavia negato la convalida dell'arresto e ha deciso per l'obbligo di dimora senza divieto di usa Internet. Il procuratore Francesco Lo Voi internieve con una nota e dice "La misura e' del tutto inadeguata alle esigenze cautelari e all'intensissima rete di rapporti intrattenuti dall'indagata, oltre che contraddittoria e contraria alla piu' recente giurisprudenza. Pertanto la impugneremo". Secondo la donna Procura era in contatto con due foreign fighters in Belgio e Gran Bretagna..
Kadgia Shabbi è ricercatrice in Economia e riceve un assegno di duemila euro al mese dall'ambasciata libica.
La procura le contesta l'istigazione a delinquere in materia di terrorismo aggravata dalla transnazionalità.
La donna avrebbe anche cercato di pianificare l'arrivo in Italia di un suo cugino, poi morto in Libia in uno scontro
a fuoco e avrebbe mandato diverse somme di denaro in Turchia.  La ricercatrice sarebbe imparentata con esponenti
di una organizzazione terroristica - Ansar Al Sharia Lybia.

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